Serendipity è un lieve stato di grazia, è la predisposizione ad accettare una fatalità benevola, un’apertura verso ciò che ci viene incontro lasciandoci attraversare e oltrepassare, un’attitudine a guardare in modo creativo la vita e quindi ad apprezzarne la creatività, a cogliere e apprezzare eventi fortuiti.
Entrare in una libreria senza un perché e trovare un libro meraviglioso, svoltare a destra in un viottolo poco invitante per scoprirvi un riquadro di paesaggio incantevole, soffermarsi sul piacere, anche di qualcosa di piccolo, in un momento di sconforto, fare un giro più largo per tornare a casa e incontrare una persona che non incontravamo da tempo… Ecco, tutte queste situazioni sono esempi in cui può manifestarsi Serendipity. Situazioni in cui trovi qualcosa di sorprendente, mentre stai facendo o cercando altro.
La Serendipity non è un qualcosa per pochi, non è nemmeno una casualità fortuita: i nostri giorni sono pieni di atti di Serendipity, ma spesso noi siamo chiusi alla sua manifestazione. Pensierosi, indaffarati, preoccupati, agitati, di fretta, troppo innamorati, troppo soli, tristi, annoiati, comunque distratti rispetto a ciò che ci viene incontro.
Forse, potremmo pensare che per vivere Serendipity dobbiamo essere leggeri, come dire superficiali, in realtà non è così, per essere aperti occorre essere molto profondi, aver toccato gli abissi più scuri e avere la consapevolezza di poterne far ritorno. Lasciarsi andare, aprirsi, accettare, è un grande atto di fiducia verso se stessi in primis e verso la vita. Chi si sente in pericolo, chi deve controllare tutto, chi vive in bilico e deve stare attento ai propri passi per non crollare, per fare la cosa giusta, per arrivare continuamente ad un obiettivo, non può predisporsi verso Serendipity.
Questa attitudine preoccupata e sfiduciata ci rende ciechi verso le varie possibilità che la vita ci offre, ci nega nuovi incontri, ci frena verso la scoperta di luoghi piacevoli e incantevoli, ostacola nuove esperienze e, soprattutto, mette a tacere la nostra creatività.
Non è quindi la vita ad essere monotona e sempre uguale a se stessa, o la nostra realtà ad essere piatta ed insipida, ma siamo noi che in qualche modo o per svariate ragioni siamo chiusi verso la sua sorprendente varietà, frenati verso le varie possibilità e prosciugati della nostra creatività.
Il concetto di Serendipità è quindi davvero affascinante. In parte per la sua assonanza con la parola serenità, ma soprattutto perché trasmette, seppur inespressa, una precisa esortazione. È un monito a guardare le cose senza schemi prestabiliti, tenendo sempre gli occhi ben aperti, a lasciarci più andare, ad essere più flessibili,ad aprire il nostro cuore e la nostra mente a nuove esperienze, nuovi punti di vista nuove possibilità.
Il concetto di Serendipità è un’esortazione alla FEDE, alla fiducia in se stessi e nelle possibilità che l’esistenza ci offre, sempre e comunque.
L’imponderabile della vita può diventare una risorsa solo se noi siamo capaci di sfruttare la casualità a nostro vantaggio. L’anomalia, l’imprevisto, possono trasformarsi in circostanze favorevoli solo se noi siamo pronti a trasformarli in occasioni feconde.
Infine la vita può riservarci sempre sorprese solo se noi siamo aperti ad accoglierle.